Descrizione
Dalla presentazione di Lino Beber
Come i minatori della Valle dei Mòcheni sono entrati nelle viscere della terra scavando alla ricerca dei minerali, così un gruppo di ricerca ha voluto ricostruire la storia di Mala e S. Orsola – Aichberg e, come in un mosaico, le varie tessere musive sono state unite a formare questo volume ricco d’immagini e documenti.
Il libro inizia con la geologia a cura di Fulvio Maiello in collaborazione con i gemelli Lino e Mario Pallaoro.
Luisa Moser parla delle fonderie preistoriche scoperte nella zona e in particolare di quelle di Acqua Fredda al Passo Redebus, mentre Paolo Zammatteo tratta le miniere, Sandra Roner la storia della cava di porfido di Costalta, Lydia Flöss la ricca toponomastica, Marzio Zampedri in collaborazione con Monica Paoli prende in esame le mappe e i masi che sono stati fotografati sotto la neve da Camillo Moser.
Monica Paoli ed Ester Zampedri hanno studiato il maso Stefani, nel quale è collocato il Museo “Pietra Viva”, creazione dei gemelli Lino e Mario Pallaoro, dedicando alcune pagine al ricco museo e al pittore Pietro Albertini di Lavis, che, nel 1851, decorò la sala del podestà Gaspare Paoli con una tecnica particolare, usando colore ricavato da ocre locali.
Monica Paoli si è inoltre dedicata allo studio dei mulini, delle segherie e delle fucine azionate per secoli dalla forza dell’acqua della Fersina.
Un gruppo guidato da Umberto Frisanco in collaborazione con Ester e Marzio Zampedri, Antonio Sartori, don Remo Dorigatti, Silvano Brol, ha elaborato il lungo capitolo che parla delle chiese di S.Orsola e di Mala, delle campane e dei capitelli sparsi su tutto il territorio.
Clara Morelli di Canezza ha messo a disposizione la sua raccolta di santini pasquali delle chiese di S.Orsola e Mala.
Il capitolo sulle terme e acque minerali ha richiesto l’attenta opera di Marzio Zampedri con la collaborazione di Lino Beber.
Documenti antichi, le Regole e il Comune di S.Orsola hanno nuovamente richiesto l’impegno di Marzio Zampedri in collaborazione con gli impiegati del Comune e Leo Toller. Il giornalista Alberto Piccioni e Marzio Zampedri svelano i segreti di Castel Cavion di Mala e del Castello di S.Orsola.
L’impegno di Lino Beber, in collaborazione con Marzio Zampedri e altri, si è concentrato sulle genealogie, con i casatici, i censimenti, le famiglie, le carte di dote, i coscritti, don Francesco Paoli, i fotografi Paoli di Pergine e in particolare sull’opera poetica di quel simpatico prete burlone don Felice Paoli.
Un ricordo particolare è dedicato a due donne: Felicita Moser e Adelina Bertoldi, che ci hanno lasciato in eredità le loro pillole di saggezza popolare, e a due persone che tuttora vivono nella comunità, Margherita Pallaoro e Isidoro Paoli.
Silvano Brol ha recuperato e decifrato il diario di Celeste Paoli (1851-1928). Giorgio Zuech ha ricordato il papà dottor Ermanno (1910-1991), medico condotto della Valle dei Mòcheni per lunghi anni.
Lina Moar, con la collaborazione di Lino Beber, è entrata nei meandri della storia dell’emigrazione verso l’America e l’Australia e nei paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Svizzera).
Giorgio Fontanari, nato a S.Orsola e che a due anni emigrò con la famiglia in Belgio, ha inviato una sua testimonianza di emigrante e due racconti, ambientati anche nella nostra valle e arricchiti da una serie di artistici disegni, opera della sua fantasia e delle sue mani, con le quali scolpisce le dure pietre. Sono presentati in un secondo libro, che accompagna il volume.
La strada militare della prima guerra mondiale è curata da Volker Jeschkeit e Marzio Zampedri e un breve capitolo è dedicato ai caduti delle due grandi guerre e al monumento ai caduti, opera di Luigi Marchel.
Dario Pallaoro svolge il tema riguardante l’economia della valle e numerose vecchie immagini messe a disposizione da Luciano Dellai arricchiscono il capitolo.
Guido Paoli, per molti anni gerente della Famiglia Cooperativa di S.Orsola, ricorda questa istituzione sociale.
Vigili del fuoco e alpini rivivono in alcune immagini fotografiche.
Le maestre santorsolote Flora e Graziella Paoli si sono dedicate alle ricerche sulla scuola di S.Orsola e Daniela Fruet ha studiato la scuola di Mala.
Renzo Bortolotti e Clara De Boni, per anni insegnanti a S.Orsola, ci ricordano i loro anni di lavoro in valle.
La maestra d’asilo Raffaella Martinelli descrive l’avvio della scuola materna. “Ricette a scuola” è un elaborato degli scolari di S.Orsola in collaborazione con gli insegnanti.
La Cooperativa scolastica, nata all’interno della scuola e attiva nel volontariato, è narrata dai maestri Pia Fontanari e Renzo Bernabè. Storie e leggende della valle sono opera di Mirella Pallaoro, che ha ascoltato dalla viva voce degli “scrigni della memoria” di S.Orsola.
L’ambiente silvo-pastorale con le sue piante ha impegnato Maurizio Beber. A conclusione dell’opera, una carrellata di cartoline di S.Orsola e Mala, pervenute da Bruno Delladio e Luciano Dellai.
La copertina del libro è opera pittorica di Guido Paoli e rappresenta i santi Michele e Leonardo, protettori di Mala, e S.Orsola e compagne, protettrici di S.Orsola; in quarta di copertina le miniere e l’acqua minerale.