Publistampa Edizioni

Il piacere di dare corpo e forma al libro e il privilegio di sceglierlo

FATTI DI RESISTENZA

20,00

Battaglione Gherlanda e altre storie

di Giuseppe Sittoni
illustrazioni di Gianfranco Tomio e Marcello Tomadini
pagine 224
prima edizione aprile 2017

ISBN 978-88-96014-91-2

Descrizione

Dalla presentazione dell’Autore

«In questi ultimi anni ho conosciuto molti partigiani, raccogliendo testimonianze, memorie e documenti su fatti riguardanti particolarmente le vicende della Resistenza nel Tesino.

Ero dell’intento di aggiungere alcune nuove memorie e aggiornamenti a una riedizione di “Uomini e fatti del Gherlenda” del 2005, ma se ne sono aggiunti troppi per raccoglierli in un unico volume.

Ho conosciuto nel frattempo l’insegnante Antonella Di Luoffo che sta facendo un lavoro di ricerca sulla storia della Resistenza in Trentino e Alto Veneto, focalizzandosi in particolare sulla storia della Resistenza delle donne.

Ella mi ha gentilmente concesso di inserire la sua ricerca già completata sulla tragica fine della staffetta partigiana Maria Beatrice Giacconi, arrestata a Cismon del Grappa e torturata fino alla morte dalle SS di Roncegno.

Mi ha inoltre messo a disposizione un’intervista da lei fatta nel novembre del 2012 a Corrado Pontalti, partigiano “Prua”, recentemente scomparso.

[…]

Sono sicuramente ancora molti i documenti e le memorie (a volte è sufficiente una foto per portare nuovi elementi su un fatto storico) che verranno alla luce in seguito riguardanti anche eventi rilevanti, dei quali non siamo ancora a conoscenza.

Di molte vicende si è saputo qualche cosa anche grazie ai vari processi nel dopoguerra, ma non tutto è venuto alla luce. I fatti però non cessano di esistere perché vengono ignorati.

La storiografia militante, che a volte è frutto delle fatiche di qualche politicante di turno, cerca di stendere un velo pietoso su fatti poco edificanti o poco funzionali alla politica del momento, cercando di far assumere alla storia le pieghe della politica.

[…]

Riporto infine il diario del sottotenente degli Alpini Alberto Ognibeni, comandante di un plotone del btg. Vestone a Vipiteno, che fu uno dei 650.000 militari che l’8 settembre, per aver rifiutato qualsiasi collaborazione con il nazismo, fu internato e avviato verso la Polonia.

Era probabilmente uno scritto non destinato ad altri e per questo è sincero: c’è a tratti il commento di uno dei giovani figli che ha trovato il diario dopo la morte del padre. […]»

 

“Odio gli indifferenti, perché mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. 

E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime… Vivo, son partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

(a. Gramsci, Scritti giovanili)

 

L’AUTORE

Giuseppe Sittoni nasce a Trento nel 1934. Si diploma all’Istituto Magistrale “Antonio Rosmini” e dopo il servizio militare nel 6° Reggimento alpini, btg. “Trento” a Monguelfo, frequenta l’ISEf a Bologna.

Insegna Educazione fisica a Rovereto, Trento, Pergine Valsugana, Lavis, Cavedine, Mezzolombardo, all’avviamento Commerciale, alla Scuola Media e infine all’istituto Geometri e Ragionieri “Giuseppe Gozzer” di Borgo Valsugana.

In Consiglio comunale, eletto nella lista del PSi, e nel Collegio docenti si adopera per intitolare a “Ora” e a “Veglia” la locale Scuola Media: la cerimonia ha luogo nel giugno del 1977.

Per un decennio è stato responsabile della sezione CGiL – scuola della Bassa Valsugana. Fonda il “Circolo amici della Cultura” in collegamento con “Cultura Viva” di Rovereto: oltre a dibattiti politico-culturali, allestisce la mostra del compianto pittore Gigi Cerbaro e nel 1969 organizza il primo torneo di pallavolo in Val di Sella che ha superato trentacinque edizioni.

In pensione si dedica allo studio della storia locale e alla micologia: coltiva l’hobby del collezionismo. Per trentacinque anni è stato donatore della Lega Pasi-Battisti.

 

Suoi lavori precedenti:

È iscritto all’ANPI di Feltre ed è socio e collabora con l’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età contemporanea (ISBREC).

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