Descrizione
Dalla prefazione di Wolftraud de Concini
Eroe di “A” di Pavel Čech, racconto illustrato senza parole, è un giovane senza nome, con solo il numero 21868 sul berretto (un palese riferimento al 21 agosto 1968 = 21.8.68, la data d’inizio dell’invasione della Cecoslovacchia da parte dei paesi del Patto di Varsavia per soffocare la tanto agognata “Primavera di Praga”).
Il giovane vive e lavora in una grande città triste e grigia.
Una città con case fatiscenti, macchinari mostruosi, persone crudeli. Senza divertimenti, senza musica, senza giochi e altri diversivi. Soggetta alla dittatura della lettera A. Onnipresente, dispotica e totalitaria. Un lavaggio del cervello.
Il giovane 21868 però non si lascia allineare e massificare, non permette che i suoi sogni vengano annullati. Nonostante minacce di morte, intimidazioni e persecuzioni osa disobbedire, pronunciando la lettera B, e con una bicicletta volante riesce a evadere in un altro mondo, pieno di colori, di prati, colline, laghi e amore. E di tante lettere dell’alfabeto.
L’AUTORE
Pavel Čech, nato nel 1968 a Brno, è uno dei più noti illustratori cechi di libri per l’infanzia che, nel solco di una tradizione risalente agli inizi del Novecento, hanno reso la sua patria famosa in tutto il mondo: per la fantasia e la tenerezza, ma anche per l’ironia, delle volte la satira che caratterizzano i loro lavori. Infatti, in tempi politicamente e culturalmente difficili, l’illustrazione, sebbene dichiaratamente realizzata per l’infanzia, poteva rappresentare uno strumento di fuga e di critica, non sottoposto a censura.
Nella presente pubblicazione, con “A” e il suo eroe 21868, si confronta per la prima volta con la storia recente del suo paese, di tutti i paesi del mondo dove vengono soffocate la libertà, la fantasia, la creatività. Sono pagine aspre, opprimenti e asfissianti, che alla fine ci portano tuttavia, come le altre opere dell’artista ceco, in un mondo pieno di magiche avventure. E di speranza.