Descrizione
Ci sono persone che non vorremmo mai incontrare. Poi, però, le incontriamo lo stesso. Sono persone che esprimono i vizi capitali di un’umanità meschina, perbenista, opportunista, superflua, fastidiosa. Di un’umanità malata.
“Bestiario di incerta umanità” raccoglie una galleria di tipi umani, quasi tutti in malafede: figure delle quali il mondo farebbe volentieri a meno. Le riconduce alla giusta dimensione, quella della caricatura e del paradosso.
E le manda a quel paese.
Questo libro è indignato e offeso, ma non generalizza e non contiene rancore. Se lo si legge con occhi puliti, racconta di un mondo che potrebbe essere diverso da quello che è.
E qualche volta ci riesce, come confermano alcune figure, animali bastonati dalla vita, che fanno capolino qua e là nella narrazione. Sono, ovviamente, una minoranza in estinzione.
È superfluo, o quasi, rilevare che ogni riferimento a persone, fatti o situazioni reali è del tutto casuale. Se qualcuno dovesse malauguratamente riconoscersi in qualche personaggio descritto in questi racconti è perché non esistono solo i neuroni-specchio, ma anche i racconti-specchio. Ma l’Autore non ne ha responsabilità alcuna: il peccato (trave o pagliuzza che sia) sta negli occhi di chi legge.
L’AUTORE
Giorgio Antoniacomi ha sessant’anni. Una volta non li aveva. Ha cominciato a scrivere quando di solito si smette.
Suoi, per la casa editrice Publistampa oltre a “Bestiario di incerta umanità”, Vita interiore di un piccione, Terza persona plurale – Racconti portoghesi e Marettimo e altri racconti.
Con Il margine ha pubblicato Trento, città del coniglio.