Descrizione
Ci sono luoghi abitati da millenni che ti fanno sentire a casa.
Ci sono persone che per svariate ragioni esulano chi si sente a proprio agio in un luogo atavico.
Odiano le radici, sono ossessionate dalle forme sotterranee che generano la bellezza della superficie e detestano la vita, degli altri.
Usano la possente leva del lavoro per sradicare e buttarti in mezzo alla strada, nell’incerto. Con la scusa del progresso tecnologico giudicano il lavoro obsolescente quanto la vita aliena.
Ma la carta esiste ancora e c’è chi ne viene sommerso e chi la usa per far affiorare la bellezza dell’inchiostro e delle parole.
Parole che descrivono, nel romanzo Con l’ombra, la follia del presente e la fragilità e caducità di chi viene nutrito con gli impianti a goccia. C’è chi, se gli garba, potrebbe chiudere il rubinetto da un momento all’altro. C’è chi, invece, con rispetto, si fa guidare da forze ancestrali.